Villaggio Leumann a due passi da Torino

Ci siamo diretti a Collegno per visitare il Villaggio Leumann e per stare lontani dal caos della città.

Il villaggio si presenta abitato e la visita è gratuita. All’interno troviamo la chiesa di Santa Elisabetta, la vecchia scuola elementare, l’ufficio postale, le villette e le vie alberate.

La storia del Villaggio Leumann

L’idea di questo complesso residenziale nacque alla fine dell’Ottocento grazie all’imprenditore di origine svizzera Isaac e a suo figlio Napoleone Leumann, che crearono non solo un’industria che lavorava il cotone (il Cotonificio) con annesse le abitazioni degli operai, ma anche un’area dove lavoro, famiglia, istruzione e tempo libero erano connessi tra loro.

In realtà, nonostante Napoleone fosse di religione cattolica, fece realizzare una chiesa, la chiesa di Santa Elisabetta, che si pensa sia l’unica in stile liberty in Italia.

Tra il 1871 e il 1955 realizzò anche la fermata della tranvia che collegava Torino a Rivoli; successivamente fu sostituita da una filovia. Oggi vediamo solo la stazione restaurata nel 1998.

Per quanto riguarda l’istruzione, creò una scuola con sei classi elementari al primo piano e l’Asilo Infantile Were al piano terra, dedicato alla figlia scomparsa in tenera età. Successivamente, nel 1906, attivarono anche dei corsi serali per gli operai, mentre nel 1910 l’edificio scolastico venne ampliato con l’aggiunta di un altro piano, dove inserirono altre due aule. Poco più avanti decisero di ospitare solo le classi elementari, spostando così l’asilo in un’altra sede.

Nei primi anni settanta la crisi del settore tessile portò alla chiusura del Cotonificio Leumann, ma fortunatamente intervenne tempestivamente il comune di Collegno che si prese la proprietà degli immobili e ne stabilì la salvaguardia cedendo così le abitazioni restanti.

All’interno del villaggio troviamo 60 edifici suddivisi in 120 alloggi. Il villaggio è tuttora abitato e in questo complesso residenziale ci vivono circa 2.000 persone tra cui alcuni ex dipendenti del Cotonificio Leumann.

La mia visita al Villaggio Leumann

Questo villaggio, diventato una delle attrazioni turistiche della zona, è un luogo davvero incantato e magico. Io non ho fatto altro che scattare foto per immortalare la bellezza delle strutture e ammirare questo quartiere operaio che si presenta davvero incantevole. Le villette, tutte con il giardino, sono bellissime, molte curate nei minimi dettagli. Alcune, però, sembrano abbandonate e trascurate. La fermata del tram dona un senso di storia.

Se sei interessato, l‘Associazione Amici della Scuola Leumann organizza delle visite guidate ogni prima domenica del mese, esclusi agosto e gennaio, durante le quali ti mostreranno il villaggio e ti racconteranno storie e aneddoti. L’incontro è alle 15:00 con partenza da Corso Francia 313 a Collegno. La prenotazione è obbligatoria entro il giovedì, mentre per i gruppi di almeno dieci persone è possibile organizzare una visita in qualsiasi giorno previa prenotazione. Potete prenotarvi cliccando qui.

Le visite sono gratuite, ma sarebbe carino lasciare un’offerta volontaria per sostenere l’associazione che si occupa di valorizzare il villaggio e organizzare corsi su diversi temi, in particolare arti tessili.

All’interno del Villaggio Leumann hanno girato anche un film intitolato “È nata una star?” che cercherò e vedrò per rivivere la mia esperienza in questo luogo che sembra essere uscito da una fiaba.

Penso di ritornare in questo villaggio per fare una visita guidata, ammirarlo meglio e scoprire di più. Credo di non averlo visto interamente perché non ho trovato la chiesa. Poi, ad esempio, su Internet avevo visto una casa nera e me la sono persa. Ho comunque visto la scuola, il comune, l’ufficio postale, il cotonificio e la stazione.

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