La conosciutissima chiesa della Gran Madre di Dio si trova a Torino nell’omonima piazza. Si trova di fronte al Ponte Vittorio Emanuele I e da questa chiesa si ha una visuale sul fiume Po e su Piazza Vittorio Veneto. A completare l’opera della visuale c’è il vicinissimo Monte dei Cappuccini alla sua sinistra.
Sicuramente la Chiesa Gran Madre di Dio è un luogo da visitare a Torino.
I lavori della chiesa iniziarono nel 1818 e terminarono nel 1831. La prima pietra fu posata da Vittorio Emanuele I. La struttura è impossibile non notarla in quanto è posta in alto rispetto alla piazza mediante un’ampia scalinata.
Frontalmente, prima di varcare la porta d’ingresso della chiesa, si attraversa un piccolo portico costituito da sei colonne frontali e altre due colonne laterali. Ai lati del portone ci sono due statue: quella a sinistra rappresenta San Marco evangelista con il Vangelo in mano e un piede sopra al leone, mentre quella a destra San Carlo Borromeo.
Ai lati della chiesa ci sono due grandi basamenti contenenti la statua della Religione e la statua della Fede, mentre centralmente si trova la statua di Vittorio Emanuele I di Savoia.
La prima, ovvero la statua della Religione, si trova sulla destra ed è raffigurata come una donna con un lungo abito e ricoperta da un manto. La donna guarda verso l’orizzonte e al suo fianco c’è un giovane inginocchiato che le porge due tavole di pietra bianca.
La statua della Fede invece è rappresentata da una donna ricoperta da un manto che lascia scoperti solo il volto, le mani e il piede sinistro, dove indossa un sandalo uguale a quello che calza la statua della Religione. In mano tiene un libro aperto, mentre la mano sinistra, rivolta verso il cielo, regge un calice. Al suo fianco c’è un angelo con in mano un bastone, mentre la mano sinistra è rivolta verso la figura femminile.
Davanti alla chiesa in alto c’è una scritta in latino “Ordo Populusque Taurinus ob Adventum” che tradotto in italiano significa: la nobiltà e il popolo di Torino per la venuta del Re.
L’interno della chiesa Gran Madre di Dio
Entrati in chiesa, verrete accolti da un soffitto a cupola decorato nei minimi dettagli. Frontalmente, noterete subito una statua della Gran Madre di Dio circondata da un’aureola color oro e da una corona posta in alto. La statua è posizionata dietro l’altare ed è bellissima e di grandi dimensioni.
Leggende sulla chiesa Gran Madre di Dio
Le leggende sono infondate, come ogni leggenda, ma comunque riportano aneddoti da sapere.
- Si pensa che la chiesa sorga nel luogo dove nell’antichità si trovava un tempio dedicato alla dea egizia Iside, conosciuta come Gran Madre.
- Si dice che nell’Ottocento davanti alla chiesa venissero esposti i cadaveri dei mendicanti; prima di posizionarli davanti alla chiesa, li mettevano di fronte al Palazzo Reale.
- La statua che troviamo sulla sinistra, citata poco fa, tiene in mano un calice rivolto verso il cielo e si crede che sia a indicare il punto esatto che dovrebbe portare al ritrovamento del prezioso calice insieme allo sguardo della seconda statua.
Torino è sempre stata legata a leggende esoteriche riguardanti la magia bianca e nera, difatti è considerata la “città magica”. Si trova infatti in un punto esatto tra due triangoli, quello della magia bianca con Praga e Lione e quello della magia nera con Londra e San Francisco. Si dice che la città di Torino sia diventata uno dei punti del triangolo della magia bianca perché costruita nel punto in cui il fiume Po (che indicherebbe il Sole) e la Dora (che indicherebbe la luna) confluiscono.
La chiesa della Gran Madre di Dio di Torino è considerata un forte punto di magia bianca. Le due statue poste all’entrata indicherebbero il luogo esatto dove è nascosto il Sacro Graal, ovvero il sacro calice. L’altra statua che fissa un punto lontano indicherebbe il cammino da seguire per ritrovarlo. Secondo uno studio si pensa che il suo sguardo sia rivolto verso il Palazzo di Città.
La nostra visita alla chiesa della Gran Madre di Dio
Ho sempre ammirato dall’esterno questa chiesa, guardandola ogni volta che ci passavo davanti in auto o passeggiando per Torino. Un paio di volte ho percorso la scalinata, ma non sono entrata perché mi trovavo sempre nell’orario di chiusura. L’altro giorno, durante le festività natalizie, ho accompagnato mia sorella e mia nipote per raccontare loro la leggenda delle statue e, trovandola aperta, siamo subito entrati. L’ingresso mi ha colpito molto: mi sono soffermata subito ad apprezzare la cupola interna e ad ammirare la statua frontale, che affascina molto. Abbiamo acceso una candela e ci siamo soffermati un po’, sedendoci sulle panchine per respirare un’aria religiosa nel silenzio più assoluto. Ho notato solo una cosa: molti dei visitatori indossavano un cappellino. Anche io lo avevo, ma entrando in chiesa per rispetto l’ho tolto. Sicuramente è un gesto che non hanno pensato di fare.
Per il resto consiglio vivamente di non soffermarti ad ammirare solo l’esterno della chiesa, ma di entrarci perché è accogliente e molto interessante.
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