Ti ho già parlato della mia visita a Piozzo (CN), in Piemonte, un paesino ricco di storia e arte. Ma ho voluto dedicare un nuovo articolo alle panchine educative del paese perché meritano di essere conosciute meglio.
Le panchine educative di Piozzo
Le panchine in questione sono sette in totale e, tramite disegni artistici, invitano al rispetto. Inoltre, c’è una panchina lilla dedicata alla gentilezza, ubicata nella frazione di San Grato.
Le sette panchine le puoi trovare in piazza 5 Luglio 1944, dove hanno creato l’angolo del rispetto.
Installate nel 2019 grazie all’iniziativa di Anna Tognella in collaborazione con l’artista Giovanni Botta, il quale ha realizzato le opere d’arte che vedi sulle panchine, e con il contributo della falegnameria Boffa che ha fornito le assi per rendere fattibile il progetto.
Ma chi è Giovanni Botta? È un artista conosciuto come Giovanni BIC perché usa sempre una biro per realizzare i ritratti. È di Carmagnola (TO). La sua passione per il disegno risale a quando era piccolo, dove poi, successivamente alle elementari, inizia a disegnare carri allegorici per il carnevale. Ha coltivato la sua passione iscrivendosi al Liceo Artistico.
E l’ideatrice del progetto? Anna Tognella, una donna dalla carica ed energia di una ragazzina. Di lei hanno parlato su La Stampa e le sue panchine a tema, in particolar modo quella della gentilezza, è stata scelta su oltre trecento come foto sulla Repubblica. La sua particolarità? Quella di vestirsi a tema delle panchine, giusto per farti capire il suo spirito giovanile e gioioso.
Le sette panchine di street art di Piozzo sono state progettate per trasmettere messaggi ben precisi e sono:
- Contro la violenza sulle donne: realizzata con la frase “la violenza contro le donne non è forza, ma debolezza” accompagnata da un paio di scarpe rosse, simbolo contro la violenza sulle donne, completano l’opera delle mani sempre di colore rosso.
- No al bullismo: di colore giallo con l’immagine di un adulto e un bambino posizionati alle due estremità.
- Tutela dell’ambiente: con la scritta ” prendiamoci cura del creato… ” e due dita intente a sfiorarsi.
- Panchina dell’amore: completamente rossa con una lanterna posizionata sopra la panchina. La scritta “l’amore è” è affiancata da una coppia intenta a baciarsi.
- Rispettiamo gli anziani: colore glicine con l’immagine di una coppia di anziani e la scritta “… un nonno è qualcuno con l’argento nei capelli e l’oro nel cuore” accompagnata da un cuore rosso.
- Rispettiamo gli animali: con l’immagine di un cane e un gatto e la scritta “rispettiAMOli” su uno sfondo azzurro.
- No razzismo ma rispetto reciproco: con la frase appena scritta e due angeli con il colore della pelle diverso tra loro e uno sfondo con colori pastello.
Poi nella frazione San Grato puoi ammirare la panchina dedicata alla gentilezza di colore lilla, decorata con fiori e una bicicletta sempre lilla al suo fianco.
Tutti i concetti basilari dell’essere umano che, ahimè, purtroppo qualcuno perde durante il proprio cammino.
La mia visita alle panchine educative di Piozzo
Sentiamo spesso parlare in TV di femminicidio, maltrattamento di animali, noncuranza del prossimo, in particolar modo donne, bambini e anziani. Queste panchine invitano a riflettere e spiegano l’importanza di essere umani nella vita e di non percorrere strade sbagliate.
La panchina dell’amore, secondo il mio punto di vista, vuole comunicare che bisogna trovare l’amore vero, quello genuino e duraturo. Amare vuol dire rispetto, fiducia, condivisione, libertà di agire e di pensiero, avere i propri spazi, vivere, amare ed essere amati. Se un amore è diverso da quello descritto non è amore ma possessività, amore malato e che, consiglio, deve terminare nell’immediato.
Essendo donna, focalizzo la mia attenzione anche sulla panchina contro la violenza sulle donne. Un tasto dolente e che, purtroppo, è una brutta verità attuale.
Vivo in Piemonte da più di dieci anni ormai, ma solo recentemente ho appreso dai giornali che anche nel mio paese nativo è successo un avvenimento di violenza sulla donna che si stava trasformando in femminicidio. Questo per dirti che bisogna stare sempre attenti e meno distratti per poter prevenire e aiutare chi è vittima di abusi e violenze, dandole la forza di uscire dal tunnel perché si può! Perché si deve! Può capitare a chiunque, dalla vicina di casa alla ragazza che lavora nella bottega dove mi rifornisco tutti i giorni per acquistare il pane!
Potrei continuare a parlare del maltrattamento di animali, dei video che girano in rete su come vengono trattati o del semplice abbandono, ma essendo “mamma” di tre splendide creature a quattro zampe potrei dilungarmi troppo!
Quella di Anna è un’iniziativa da prendere in considerazione. Ogni paese dovrebbe avere qualcosa che riporti questi temi fondamentali, non solo per donare colore e arte, ma anche e soprattutto per far riflettere, pensare e magari agire in modo corretto.
Penso che l’educazione e il rispetto reciproco siano la base di tutto nella vita. Senza di essi, si è persi, per non dire “nulla”.
Ho avuto modo di conoscere di persona Anna, l’ideatrice di questo progetto nonché la moglie del sindaco di Piozzo che mi ha invitato nel suo paese. Che dire: una donna piena di energia e voglia di fare, con uno spirito vivace, allegro e coinvolgente, che riesce a trasmettere emozioni.
Sono davvero felicissima di essere stata invitata a Piozzo e di aver scoperto una nuova realtà. Sono (anzi siamo, parlo sempre al singolare perché scrivo io, ma mio marito è sempre con me quando si tratta di visitare luoghi nuovi)… dicevo, sono stata accolta con gioia e vitalità e mi sono sentita come a casa.
Se anche tu vuoi vedere le panchine a tema o sei appassionato di big bench o semplicemente ti ho incuriosito e vorresti visitare Piozzo, segui il nostro itinerario a Piozzo, te ne abbiamo parlato in un altro articolo. Se poi vuoi mangiare a base di carne e vorresti assaggiare la birra artigianale nel mondo delle Langhe, ti invito al birrificio Baladin Birra Artigianale presso Baladin Open Garden.
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