La storia del caffè in Italia | Sposini in viaggio

Il caffè è una delle bevande più conosciute e consumate al mondo, e alle sue spalle ha una storia ricca e affascinante che abbraccia diversi continenti e secoli.

La leggenda del caffè narra la storia di Kaldi, un pastore che notò l’effetto energizzante delle bacche di caffè sui suoi capretti e ne parlò con un monaco che, incuriosito, preparò subito una bevanda con i chicchi. Il caffè si diffuse nel mondo arabo nel XIII secolo, da dove si espanse in tutto il Medio Oriente, Nord Africa ed infine, nel XVII secolo, anche in Europa.

Le prime case del caffè sorsero in Persia, Turchia e Siria e in Europa divennero luoghi di ritrovo per intellettuali e commercianti.

Oggi l’Italia è conosciuta in tutto il mondo per la sua cultura del caffè. Il caffè arrivò in Italia nel XVII secolo, principalmente attraverso i porti di Venezia che importavano il caffè dai paesi arabi dove la bevanda era già molto popolare. La prima caffetteria italiana fu aperta proprio a Venezia nel 1645. Nel XVIII secolo le caffetterie si diffusero in altre città italiane come Roma, Torino, Milano e Napoli. In questo periodo iniziarono a preparare il caffè alla napoletana con l’uso della caffettiera napoletana. Alla fine del XIX secolo l’Italia vide l’invenzione delle prime macchine da caffè espresso. La prima macchina da caffè espresso fu brevettata e creata proprio a Torino nel 1884 da Angelo Moriondo e negli anni successivi altri inventori italiani migliorarono il design e la funzionalità delle macchine espresso. Grazie a queste macchine, l’espresso divenne subito il metodo preferito di preparazione del caffè in Italia. Nel XX secolo il consumo del caffè espresso divenne un rituale quotidiano per gli italiani facendo nascere così la “pausa caffè”.

Oggi l’Italia è sinonimo di caffè espresso e la cultura del caffè in Italia è considerata un patrimonio nazionale con un profondo impatto sulle abitudini sociali.

La coltivazione del caffè

Il caffè, per crescere, ha bisogno di un clima favorevole e predilige i climi tropicali con temperature moderate e abbondanti precipitazioni. Le due principali specie di caffè coltivate sono il caffè Arabica e il caffè Robusta, quest’ultimo conosciuto anche come caffè espresso. L’Arabica è leggermente più costosa in quanto è considerata una qualità superiore e il suo sapore è dolce e complesso, a differenza della Robusta che è quella più utilizzata nei bar e ristoranti e che ha un gusto più forte e amaro.

Il processo di lavorazione del caffè consiste nella raccolta, nella lavorazione e infine nella tostatura.

  • Raccolta: i chicchi di caffè in realtà sono i semi di una bacca che vengono raccolti a mano o con un’apposita macchina.
  • Lavorazione: dopo la raccolta, i chicchi vengono processati tramite metodi a secco o in umido per rimuovere la polpa e preparare così i semi per l’essiccazione.
  • Tostatura: i chicchi crudi, quelli di colore verde, vengono tostati a varie temperature per sviluppare l’aroma e il sapore caratteristici del caffè. Attraverso la tostatura puoi realizzare delle miscele di caffè oltre alle due elencate prima, ovvero l’Arabica e la Robusta.

La preparazione de caffè

Il caffè può essere preparato in diversi modi, i più conosciuti sono il metodo espresso (quello del bar) o con la moka. Oltre ai metodi di preparazione esistono molte varietà di caffè come ad esempio il conosciutissimo caffè espresso, ma anche l’americano, il cappuccino, il latte macchiato o il caffè macchiato. In Piemonte esiste anche il mocaccino mentre in Puglia l’espressino.

  • Il caffè espresso è un caffè concentrato preparato forzando acqua calda attraverso il caffè macinato finemente. La dose esatta per la buona riuscita di un caffè espresso è di 7 g. Il caffè espresso può essere gustato in versione ristretta, normale o lungo, anche se io consiglio di assumere il caffè nella giusta quantità, ovvero normale
  • Il caffè americano: è semplicemente un espresso diluito con acqua calda
  • Il cappuccino: è un espresso con una quantità di latte a vapore e crema di latte (la cosiddetta schiuma). Questi ingredienti vanno inseriti nell’apposita tazza da cappuccino
  • Il latte macchiato: è un espresso con una maggiore quantità di latte al vapore e solitamente si consuma in un grande bicchiere.
  • Il caffè macchiato: è l’espresso con una piccola quantità di latte caldo che va inserito nella classica tazzina da caffè.
  • Il mocaccino: è formato da Nutella, caffè e latte. Talvolta con l’aggiunta di panna e polvere di cacao. Va inserito in una tazza un po’ più grande della classica tazzina da caffè.
  • L’espressino: è il classico cappuccino in versione più piccola. Esiste una tazzina apposita per l’espressino che è una via di mezzo tra la tazzina da caffè e quella da cappuccino.
Preparazione con caffè
Preparazione con caffè

Il caffè in Puglia

Il caffè ha un ruolo importante nella cultura pugliese, come nelle altre regioni italiane. In Puglia producono il caffè in diverse versioni come il caffè al ghiaccio, il caffè leccese e l’espressino. I bar in Puglia sono il cuore della vita sociale e il caffè è una scusa per incontrarsi e fare conversazioni. Le caffetterie pugliesi hanno atmosfere rilassanti e il caffè nelle case è offerto agli ospiti come benvenuto, un segno di ospitalità e rispetto.

In Puglia ci sono diverse torrefazioni di caffè e noi, per saperne di più, ci siamo concentrati sulla Torrefazione Caffè Rotolo situata nel cuore della Puglia, ovvero a Monopoli, in provincia di Bari.

Torrefazione Caffè Rotolo

La torrefazione artigianale Caffè Rotolo è un’azienda rinomata in Puglia per la produzione di caffè di alta qualità. Nata nel 1979 e gestita dal suo produttore Giuseppe Rotolo, che con dedizione e passione ogni giorno tosta il caffè realizzando miscele che poi vengono vendute nei bar della Puglia. È un’azienda storica che ha un forte legame con il territorio pugliese ed è conosciuta per la sua attenzione alla qualità. Nel corso del tempo, la torrefazione Rotolo ha mantenuto un impegno costante nella ricerca della perfezione, combinando così le tradizioni artigianali con innovazioni tecnologiche per migliorare il processo di tostatura e garantire al cliente finale un prodotto eccellente. La selezione dei chicchi e del caffè crudo è fatta con molta attenzione e la tostatura è eseguita con metodi tradizionali che permettono di sviluppare appieno gli aromi e i sapori del caffè. Il processo è seguito con grande attenzione direttamente dal signor Rotolo per garantire che ogni lotto raggiunga il giusto equilibrio di gusto e aroma.

La torrefazione Rotolo offre una vasta gamma di miscele, ciascuna studiata per soddisfare i diversi gusti e preferenze. Tra le miscele presenti, oltre all’Arabica e alla Robusta (l’espresso), hanno anche le seguenti muscele: Bar, Millenium, e Decaffeinato sia in versione grani che cialde. Le miscele variano per intensità, corpo e aromaticità, offrendo così un’esperienza di degustazione unica per ogni consumatore. Oltre alle miscele che vengono servite nei bar, i quali le macinano per produrre la bevanda, la torrefazione Rotolo produce anche le cialde e le capsule da poter consumare comodamente a casa o in ufficio mediante una macchinetta. È possibile acquistare il Caffè Rotolo direttamente in azienda o nei loro due punti vendita, mentre per i bar, ristoranti e caffetterie c’è il servizio a domicilio effettuato da Vincenzo, il figlio di Giuseppe.

L’interno dell’azienda Rotolo si presenta di dimensioni medio-grandi. Vi si trovano la tostatrice, un grande macchinario che tosta il caffè, i silos dove vengono inseriti i chicchi tostati e infine i due macchinari, uno che sigilla il pacco del caffè per non far perdere l’aroma mentre l’altro serve per chiudere i sei pacchi da consegnare ai bar e realizzare così il conosciuto fardello. Completano l’azienda un ufficio e il deposito dove si trovano sia le pedane contenenti il caffè in chicchi che le cialde e le capsule di caffè.

Quindi ricaptolando:

  • Tostatrice: dove si trasforma il caffè da crudo a cotto. Questo è un processo molto delicato e importante perché se si sbaglia la tostatura si rischia di bruciare il caffè e quindi doverlo buttare perché non più idoneo a soddisfare le esigenze del consumatore finale. È un vero e proprio processo cruciale che trasforma i chicchi da verdi a marroni. In questo processo i chicchi vengono riscaldati in una macchina per tostare con una temperatura iniziale di circa 180 °C (356 °F). Durante questa fase i chicchi perdono l’umidità residua così la temperatura aumenta gradualmente fino a circa 200 °C (392 °F). Qui i chicchi cambiano colore passando dal verde al giallo e successivamente, con altri aumenti di temperatura i chicchi iniziano ad espandersi diventando così più scuri e oleosi. Nel processo di tostatura ci sono le curve di tostatura che vanno tipo per tipo e tostatura per tostatura. La curva di tostatura è un grafico che rappresenta l’andamento della temperatura del caffè durante il processo di tostatura. Con questo strumento si monitora e controlla il processo con molta precisione garantendo un ottimo risultato finale. Dopo la tostatura i chicchi tostati vengono rapidamente raffreddati per fermare il processo di tostatura e prevenire il surriscaldamento. La tostatura del caffè è una vera e propria arte, che raccontata così in poche parole non racchiude la perfezione che ci vuole per realizzare un’ottima tostatura.
  • I silos sono dei grandi contenitori dove vengono inseriti i chicchi di caffè divisi per miscela e sono sigillati in modo tale da non far perdere l’aroma del caffè. Da questi silos, successivamente e tramite una manovella, si estrae la giusta quantità di caffè, solitamente 1 kg, per poter riempire i pacchi di caffè che successivamente vengono consegnati ai bar o ristoranti.
  • Il sigillatore: una volta riempito il pacco da 1 kg di caffè, viene prima effettuato un forellino sul lato della busta in basso e poi viene sigillata la parte superiore per chiudere il pacco. Questo procedimento è essenziale: il foro serve per non far creare aria all’interno della confezione, mentre il sigillo, che solitamente avviene con alte temperature, serve sia per chiudere bene il pacco sia per inserire mediante il calore la data di scadenza.
  • La macchina per chiudere i pacchi: è un macchinario in cui vengono inseriti sei pacchi di caffè da 1 kg l’uno, divisi in due pile. Successivamente, vengono avvolti in un cellophane e mediante dei rulli vengono inseriti in questa macchina che sigilla i sei pacchi facendoli uscire dall’altro lato in versione fardello.

La torrefazione Rotolo si presenta pulita, ordinata e accogliente. Se entri durante la fase di tostatura sarai inebriato dall’aroma del caffè. La torrefazione si trova in Via Conchia, 52 a Monopoli (BA), mentre i due punti vendita si trovano sempre a Monopoli: uno in via Roma 127 mentre l’altro in via Lepanto 107.

Caffè Rotolo
Caffè Rotolo

Conclusioni

Il caffè ha una storia antica alle spalle e un lungo processo di lavorazione che va dalla scelta dei chicchi crudi alla tostatura e alla macinazione. Infatti, prima di macinare il caffè bisogna preparare il macinino assicurandosi che sia regolato in base alla temperatura esterna e al tipo di macinatura desiderata. Per esempio, per il caffè espresso si richiede una macinatura molto fine che va regolata molto spesso.

Il caffè ha diversi benefici per la salute, come ad esempio essere ricco di antiossidanti. Inoltre, la caffeina, che è un componente principale del caffè, stimola il sistema nervoso centrale, migliorando così la concentrazione, l’attenzione e l’energia.

Sapevi che l’acronimo di BAR sta a significare “Banco A Ristoro”? Questo acronimo è stato coniato da Alessandro Manaresi che nel 1898 aprì il primo locale di questo tipo in Italia chiamandolo appunto BAR.

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