Faraoni e Piramidi: immergiti nella storia al Museo Egizio di Torino | Sposini in viaggio

Se vuoi rivivere la storia e ritrovarti per un paio d’ore immerso nel passato tra i faraoni e le piramidi, devi sicuramente visitare il Museo Egizio di Torino.

Il Museo Egizio di Torino è una tappa fissa per ogni turista, ma anche per chi abita in Piemonte. Ricordo di averlo visto per la prima volta più di dieci anni fa quando il Piemonte mi accolse a braccia aperte dopo il mio trasferimento dalla bellissima Puglia. Questo museo fu uno dei primi che visitai dietro suggerimento di un’amica con la quale andai a visitarlo.

Sono tornata dopo qualche anno con mio marito e l’ho trovato ancora più interessante. Credo che abbiano anche aggiunto la Galleria della scrittura, perché non la ricordavo.

Per entrare al Museo Egizio di Torino bisogna fare i biglietti che si possono acquistare sia in loco oppure online tramite il loro sito web. In alternativa, c’è la possibilità di entrare gratis partecipando all’iniziativa “martedì d’estate”, dove effettuano una visita guidata gratuita agli over ’70 ogni martedì alle ore 17:00. Noi siamo stati fortunati, perché ci siamo presentati domenica 14 luglio 2024 e abbiamo trovato l’ingresso gratuito per un’occasione speciale: la riapertura del museo. Non abbiamo perso l’occasione e abbiamo visitato l’interno del Museo Egizio di Torino. Comunque, se interessa, il costo dei biglietti per accedere al Museo Egizio sono i seguenti:

  • Biglietto intero: 14,00 euro
  • Ridotto (per gli over ’70 e per i giornalisti): 11,00 euro
  • Ridotto Student (dai 15 ai 18 anni): 3,00 euro
  • Ridotto Junior (da 6 a 14 anni): 1,00 euro
  • Family Ticket (due adulti e due minori): 28,00 euro
  • Gratuito (per persone disabili, member Museo Egizio, bambini da 0 a 5 anni, persone nel giorno del loro compleanno)

Gli orari per accedere al Museo Egizio di Torino sono: il lunedì dalle ore 9:00 alle 14:00, mentre dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle 18:30. È possibile prenotare anche la visita guidata della durata di circa 2 ore sempre dal loro sito web che ti ho linkato poco fa.

Visto che parliamo di accesso al Museo Egizio di Torino, vorrei precisare che gli animali domestici non sono ammessi, tranne per i casi di cani guida per persone non vedenti.

L’interno del Museo Egizio di Torino

L’interno del Museo Egizio di Torino è suddiviso in tre piani: al piano terra si trovano l’ingresso/uscita e una mostra temporanea, mentre il primo piano contiene diverse stanze allestite che vanno dal Nuovo Regno all’epoca islamica, suddivise in: Villaggio di Deir el-Medina, ricerca della Vita/Giardini Egizi: l’orto e il giardino funerario, tomba di Kha e Merit, galleria dei sarcofagi, anatomia dei sarcofagi, nel laboratorio dello studioso, valle delle regine, epoca tarda, gallerie della cultura materiale, epoca tolemaica ed infine epoca romana e tardoantica. Al secondo piano ci sono altre stanze dall’epoca predinastica al Nuovo Regno, dove si trovano: l’epoca predinastica, antico regno, gallerie della cultura materiale, tomba degli ignoti, tomba Iti e Neferu, medio regno, medio regno e nuovo regno. Infine al terzo piano c’è la galleria della scrittura.

Museo Egizio Torino
Museo Egizio Torino

La storia del Museo Egizio di Torino

La storia del Museo Egizio di Torino inizia nel 1824, quando Carlo Felice di Savoia acquistò una vasta collezione di antichità egizie da Bernardino Drovetti, un esploratore e collezionista che era stato console di Francia in Egitto. Quest’ultimo aveva raccolto circa 5.268 pezzi tra cui statue, sarcofagi, mummie, papiri e altri reperti che costituirono la parte iniziale del museo.

Nel corso del XIX secolo il museo continuò a crescere grazie ad ulteriori acquisti e a qualche donazione. Un momento importante fu quando arrivò Schiaparelli, uno dei principali egittologi italiani, che portò al museo molti reperti di grande valore. Tra questi reperti c’è anche la tomba intatta di Kha e Merit, scoperta nel 1906 e che tutt’oggi rimane una delle attrazioni principali del museo.

Durante il XX secolo il museo continuò a espandersi e dopo la seconda guerra mondiale il museo subì diversi lavori di restauro per adattarsi ai nuovi standard museali. Nel 2006, in occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla scoperta della tomba di Kha, inaugurarono una nuova esposizione dove misero in mostra la collezione in maniera più moderna.

Un altro ampliamento del Museo Egizio di Torino avvenne tra il 2010 e il 2015, trasformando così il museo in una struttura all’avanguardia, con spazi espositivi moderni, nuove tecnologie e percorsi di visita più chiari.

Oggi il Museo Egizio di Torino è considerato il secondo museo egizio più importante al mondo, dopo quello del Cairo. La sua collezione comprende oltre 40.000 reperti.

Museo Egizio Torino
Museo Egizio Torino

La nostra esperienza al Museo Egizio di Torino

Vorrei iniziare col dire che arrivare al Museo Egizio di Torino è stato molto semplice. Siamo partiti in treno da Villanova d’Asti, scendendo poi a Torino Porta Susa e prendendo il bus n°13 che ci ha accompagnati in Piazza Castello, dove poi abbiamo raggiunto il museo in pochi minuti a piedi.

La visita all’interno del Museo Egizio di Torino è stata interessante e, nonostante ci fosse molta gente al suo interno, non ci sono state code d’ingresso. Siamo stati fortunati perché abbiamo trovato l’ingresso gratuito, una sorpresa carina per noi. È consigliabile visitare il museo in ogni stagione, ma credo che in questo periodo (ovvero fine luglio o anche agosto) ci sia meno confusione e la “quasi” certezza di trovare posto. Consiglio comunque di verificare sul loro sito internet se ci sono posti liberi nel giorno da voi scelto, parlo per esperienza personale perché qualche mese fa volevo portare la mia nipotina che è venuta a trovarmi dalla Puglia, ma c’era la coda fuori dalla struttura e ci hanno detto che era tutto pieno.

Mi è piaciuto tutto, ma la Galleria della Scrittura ha catturato molto la mia attenzione e quella degli altri visitatori perché tramite un dispositivo elettronico potevi inserire il tuo nome e ti indicava il nome in geroglifico; ecco il risultato del mio nome.

Roberta in geroglifico
Roberta in geroglifico

Ti allego un videoclip breve e divertente del Museo Egizio di Torino.

Interno Museo Egizio Torino

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Sono Roberta e insieme a mio marito Omar siamo sempre alla ricerca di luoghi nuovi da esplorare.

Amiamo viaggiare, fotografare ciò che ci emoziona e assaporare la buona cucina. Da poco abbiamo anche un camper che ci accompagna nelle nostre avventure, rendendole ancora più speciali.

Il blog e i profili social sono gestiti da me (Roberta), ma a condividere ogni esperienza con me c’è sempre il mio compagno di vita e di viaggio.

E’ proprio grazie al nostro travel blog Sposini in viaggio che ho scoperto una nuova strada professionale: oggi sono anche una Social Media Manager.

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