Siamo tornati in Sardegna, in zona Ogliastra e tra le cose da vedere ad Arbatax ci siamo diretti alla Torre di San Gemiliano.
Questa è una torre di avvistamento e difesa costiera, risale all’inizio del Seicento e ha una forma con base massiccia che si restringe man mano che si sale verso la cima, con 12 metri di altezza e 7 metri di diametro. La torre faceva parte del sistema difensivo costiero voluto dagli spagnoli per proteggere l’isola dalle incursioni dei pirati saraceni e barbareschi.
La torre di San Gemiliano ha una piccola camera interna di circa 13 metri quadrati e offre una vista meravigliosa sul mare.
Inizialmente era in contatto visivo con la torre di Barì e la torre di Bellavista, oggi scomparsa. La torre serviva come punto di avvistamento e di segnalazione. Le sentinelle poste sulla torre comunicavano con altre torri lungo la costa utilizzando segnali di fumo durante il giorno e fuochi durante la notte.

La torre è stata restaurata nel corso degli anni per conservare la struttura e la storia. Attualmente è aperta al pubblico e con ingresso gratuito e si può raggiungere sia dalla spiaggia che da una stradina sterrata.
Noi siamo arrivati dalla strada sterrata accessibile a qualsiasi mezzo (auto, moto, bicicletta) e abbiamo parcheggiato l’auto accanto alla torre proseguendo pochissimi metri in salita per raggiungere la base della torre.
Partendo da Loceri, per raggiungere la Torre di San Gemiliano, abbiamo impiegato una mezz’oretta scarsa e abbiamo percorso la strada SP13 in direzione Cardedu, poi abbiamo seguito le indicazioni per Tortolì e una volta arrivati abbiamo seguito le indicazioni per Arbatax lungo la Via Tirreno e dopo abbiamo seguito le indicazioni per la Torre di San Gemiliano.
Per il parcheggio puoi salire sulla strada serrata come abbiamo fatto noi, altrimenti puoi sostare l’auto nello spazio prima della strada serrata e proseguire a piedi, credo per circa una ventina di minuti. È un percorso facilmente raggiungibile e rappresenta una meta ideale per una passeggiata panoramica.
Oltre alla vista della torre, la zona circostante offre diverse attività turistiche come escursioni o, semplicemente proseguendo a piedi, è possibile arrivare a una spiaggia dove poter fare immersioni, rilassarsi e prendere il sole.

Una curiosità sulla Torre di San Gemiliano che voglio raccontarti è il cambio del suo nome. Quando l’hanno realizzata nel 1587 era chiamata in arabo “Taratasciar”, che significa “Tredicesima torre”. Nel XVII secolo veniva chiamata “Torre Zacurru”, e solo nel 1767 iniziò a essere chiamata con il nome con cui la chiamiamo oggi.
La nostra esperienza alla Torre di San Gemiliano
Siamo arrivati di mattina, intorno alle 10:00 e abbiamo trovato dei turisti che andavano via. Con noi sono saliti anche un’altra coppia di turisti. Quindi non c’era molta confusione e abbiamo potuto godere il panorama in piena libertà, in un primo momento dalla base della torre, successivamente salendo e arrampicandoci su una scala in ferro fino ad arrivare sulla cima. Da qui il paesaggio sul mare è semplicemente meraviglioso e merita di essere raggiunto. Sicuramente molto più interessante e romantico andarci al tramonto o ancora meglio all’alba.

Successivamente abbiamo continuato lungo il sentiero dove abbiamo visto in lontananza una spiaggia che sembrava essere non privata, quindi con accesso libero, ma noi ci siamo fermati a metà strada e abbiamo deciso di scendere per ammirare meglio il mare dalle rocce.
Per te un videoclip della Torre di San Gemiliano 👇
Se ti trovi nella zona dell’Ogliastra è un luogo che ti consiglio di visitare e visto che ci sei, a soli 5 minuti in auto puoi raggiungere anche gli scogli rossi che si trovano sempre ad Arbatax vicino al porto e alla stazione.
Questi scogli sono caratteristici e ci si può salire sopra; in uno di essi si può anche entrare perché è presente un “ingresso” come entrata di accesso e ammirare l’altra parte del mare.

Molti turisti hanno anche fatto dei tuffi, ma noi ci siamo soffermati solo a fotografare. Carinissimo anche il resto degli scogli rossi, quelli più bassi e dove puoi camminare per raggiungere il mare. In questa zona sono presenti gli equilibri di meditazione, ovvero delle pietre posizionate una sopra l’altra in equilibrio. Ce ne saranno state un centinaio ed erano una più bella dell’altra.
Un altro videoclip per te degli scogli rossi 👇
Per raggiungere entrambe le attrazioni turistiche, consiglio un abbigliamento comodo e scarpe chiuse. È preferibile portare con sé una bottiglietta d’acqua per rinfrescarsi durante le piccole escursioni.
Personalmente mi sono piaciuti gli scogli rossi, ma la torre di San Gemiliano offre un paesaggio suggestivo con una vista spettacolare.
Se ti trovi in queste zone e non sai cosa vedere ad Arbatax, segui questo breve itinerario di mezza giornata. Se cerchi anche un posticino dove mangiare della carne, ti consiglio il Macellaio, ubicato a pochi minuti a piedi dagli scogli rossi.
- Visitare Castagnole delle Lanze: cosa non perdere nel centro storico | Sposini in viaggio
- Il Pallino di Torino: la pizza al tegamino che conquista al primo morso | Sposini in viaggio
- Camping Sole Langhe: la mia esperienza tra vigneti e relax | Sposini in viaggio
- Weekend a Spotorno: tra spiagge, centro storico e campeggio | Sposini in viaggio
- Cosa vedere a Dronero: dal Ponte del Diavolo al Mulino della Riviera | Sposini in viaggio








Lascia un commento