Abbiamo trascorso due giorni in Emilia-Romagna, precisamente a Bologna ammirando la città da un punto di vista più approfondito e dietro la guida di fantastiche persone che ci hanno mostrato gli angoli più belli che questa città ha da offrire.
Anticipo subito che è stata un’esperienza meravigliosa. Non avevo mai visto Bologna finora e posso dire che mi è rimasta nel cuore perché abbiamo potuto ammirare scorci, angoli e posticini carinissimi che a breve ti consiglierò.
Quindi se hai intenzione di visitare Bologna, ti suggerisco di leggere questo articolo fino alla fine e seguire il nostro itinerario alla scoperta di posti insoliti da vedere a Bologna.
Siamo arrivati in un giorno infrasettimanale, precisamente di mercoledì. Abbiamo viaggiato in treno e partendo da Torino siamo arrivati a Bologna Centrale dopo circa tre ore, dove siamo stati accolti da un autista che ci ha accompagnati in hotel.
L’hotel in cui abbiamo alloggiato per due giorni è il Relais Bellaria che si trova in una posizione comoda rispetto alla stazione e al centro di Bologna, infatti dista solo una quindicina di minuti circa.
Arrivati al Relais siamo stati accolti con grande entusiasmo da Barbara, l’organizzatrice dell’evento Blog in Bo che ci aveva contattati in precedenza invitandoci in città per poterla ammirare, fornendoci informazioni e nozioni che non conoscevamo e facendoci scoprire i posti più insoliti che questa città ha da offrire oltre ai viaggi culinari.
Dopo le presentazioni, qualche chiacchierata e aver ritirato il nostro omaggio di benvenuto contenente una borsa in tela, un quaderno con una penna a sfera (sempre utile per noi blogger) e dei dépliant, abbiamo fatto il check-in e ci siamo diretti in camera del Relais Bellaria di Bologna. La nostra camera era la 137, situata al primo piano e facilmente raggiungibile tramite l’ascensore.
Il Relais Bellaria è un hotel a 4 stelle eco-sostenibile circondato da un ampio parco e dotato di camere per tutti i gusti come la Standard, la Superior, la Junior Suite e la Suite Deluxe. Se sei curioso di vedere le sue camere, la struttura dell’hotel o per maggiori informazioni, ti invito a visitare il sito web del Relais Bellaria. In questo luogo non solo potrai soggiornare per la tua vacanza a Bologna, ma potrai anche organizzare congressi nella loro sala dedicata che accoglie fino a 250 persone oppure organizzare nella loro location il tuo matrimonio perfetto.
L’interno della nostra camera è di medie dimensioni e presenta un letto matrimoniale, un armadio, una scrivania e la TV. Anche il bagno è di medie dimensioni e, nonostante sia cieco, non abbiamo minimamente notato l’assenza di una finestra. L’unica cosa che avrei preferito, da fumatori e amanti dell’aria all’aperto, sarebbe stato un piccolo balcone. Nella nostra camera era presente solo un finestrone, quindi ogni volta che avevamo voglia di fumare dovevamo andare alla hall e uscire. Tuttavia, non tutte le camere sono uguali, quindi se hai bisogno di un balcone puoi richiederlo alle ragazze della reception, che si sono dimostrate molto disponibili e accomodanti.

Una volta lasciati i bagagli e esserci dati una rinfrescata, siamo scesi e ci siamo diretti alla hall, dove abbiamo conosciuto altri travel blogger presenti per l’evento in questione. Dopo le presentazioni, ci siamo diretti presso il Ristorante Corbezzoli, situato all’interno dell’hotel, dove abbiamo avuto l’onore di pranzare in compagnia di due rappresentanti dell‘Associazione Apostoli della Tagliatella, Giovanni Tamburini e Loreno Rossi. Ovviamente, nel menù era presente il piatto forte di Bologna: le tagliatelle al ragù. In questa occasione, abbiamo avuto il piacere di conoscere anche Angelo Carignano, il manager del Relais Bellaria, e lo chef Giuseppe Tarantino.
Questo pranzo è stato piacevole perché non solo abbiamo mangiato bene, ma abbiamo anche ascoltato la storia a me sconosciuta della realtà dell’Associazione degli Apostoli della Tagliatella e nozioni importanti su questo piatto tipico bolognese.
Per chi non conoscesse l‘Associazione Apostoli della Tagliatella ti racconto brevemente chi sono e di cosa si occupano. Sono gruppi di Apostoli e Discepoli che effettuano “incursioni culinarie” attraverso visite effettuate in ristoranti della provincia di Bologna per gustare e premiare le migliori tagliatelle assaggiate. Questa associazione nasce il 6 giugno 2003 e come obiettivo ha quello di promuovere e valorizzare le tagliatelle con il ragù alla bolognese, organizzare incontri periodici con particolare riferimento alla tagliatella, rilasciare riconoscimenti e attestati a chi realizza la migliore tagliatella al ragù bolognese, approfondire gli abbinamenti cibo-vino e organizzare manifestazioni con finalità benefiche.
Sostanzialmente, loro entrano nei ristoranti, assaggiano le tagliatelle e fanno una valutazione dei piatti di tagliatelle al ragù. Rilasciano poi un attestato a chi vince il premio per la migliore tagliatella, attestato che viene rilasciato ogni due anni.
Nel nostro menù del Ristorante Corbezzoli ovviamente c’erano le tagliatelle e posso dire che erano davvero ottime e deliziose, ma non è da sottovalutare anche il secondo ovvero la guancia di manzo con purea di patate affumicate e scarola ripassata. Una vera delizia che si scioglieva in bocca. Devo ammettere che lo chef Tarantino sa il fatto suo.

Piccola curiosità: nel vero ragù alla bolognese c’è poco pomodoro.
Ed eccomi in uno scatto con i due membri dell’associazione Apostoli delle Tagliatelle, Giovanni Tamburini e Loreno Rossi.

Dopo il pranzo presso il Ristorante Corbezzoli del Relais Bellaria ci siamo diretti nel centro storico di Bologna ed è proprio da qui che parte il nostro itinerario alla scoperta di posti insoliti e curiosità bolognesi.
Itinerario Bologna giorno 1
Arrivati nel centro di Bologna siamo stati accolti da Valeria, una guida turistica locale che ci ha accompagnati in giro per Bologna raccontandoci un po’ di storia. Il nostro tour è iniziato dal Canale di Reno e la Finestrella di Via Piella, poi abbiamo visto uno dei quattro torresotti di Bologna, Palazzo Grassi, i Portici, Palazzo Bocchi, Casa Torre Guidozagni, Torre Prendiparte, Via Rizzoli, Piazza Maggiore, la Sala Borsa, Scavi Archeologici e il Ghetto. Successivamente abbiamo fatto una degustazione presso InCantina e dopo aver mangiato benissimo e bevuto del vino (io come al solito poco perché bevo difficilmente) ci siamo diretti nella Via del Jazz per riprendere una nuova degustazione presso il Laboratorio Simoni. Abbiamo terminato con una passeggiata serale per il centro di Bologna.
Ma adesso entriamo nel dettaglio e nella breve spiegazione della storia del nostro itinerario.
- Canale di Reno: i canali erano delle autostrade del Medioevo che permettevano il trasporto delle merci, in particolar modo dei cereali, legname, seta e canapa. La sua storia è legata al fiume Reno, uno dei principali corsi d’acqua dell’Emilia Romagna. Questo canale fu realizzato tra il XII e il XIII secolo con lo scopo di deviare una parte delle acque del Reno verso Bologna per fornire acqua ai mulini, alle industrie tessili e per la difesa della città. In passato il canale era fornito di lavatoi privati a ponte levatoio e di botti e vasche in cui si calavano le lavandaie per lavare i panni senza bagnarsi.

- Finestrella di Via Piella: è uno dei luoghi più caratteristici e visitati della città. È una finestra situata nel cuore del centro storico e che si affaccia sul Canale delle Moline. Questo canale prende il nome dai numerosi mulini ad acqua che si trovavano lungo il suo corso. La Finestra di Via Piella, permette di sbirciare questo affascinante passato, infatti aprendo l’infisso si può osservare il tratto del canale. Oggi questa finestra è una meta turistica amata sia dai bolognesi che dai visitatori, infatti al nostro arrivo abbiamo trovato diversi turisti intenti ad aprire la finestra. Nonostante gran parte dei canali di Bologna siano stati interrati o coperti, la finestrella di Via Pella rappresenta la testimonianza di questo passato.

- Torresotti di Bologna: vicino alla finestrella di Via Pella si trova uno dei quattro torresotti di Bologna. Questi torresotti sono conosciuti come le porte della città. Sono delle strutture difensive antiche e che facevano parte delle mura medievali di Bologna e fungevano sia da punto di controllo per chi entrava, sia di difesa contro eventuali attacchi nemici. Nonostante molte delle mura dei torresotti siano state demolite tra il XIX e l’inizio del XX secolo, alcuni torresotti sono ancora visibili e rappresentano delle testimonianze importanti della storia medievale di Bologna. I quattro torresotti rimasti in piedi sono: il Torresotto di Porta Maggiore (Porta Mazzini), il Torresotto di San Vitale, il Torresotto di Porta Castiglione e il Torresotto di Porta Saragozza.

- Palazzo Grassi: si trova dove ci sono i portici ed è un edificio storico elegante e noto per le sue architetture in stile rinascimentale. Si trova in via Marsala, una delle strade del centro storico e fu costruito per la nobile famiglia Grassi che erano dei mercanti di stoffe e seta e che faceva parte della ricca borghesia cittadina. Nel corso del tempo il palazzo subì diverse ristrutturazioni mantenendo però gran parte del suo fascino originale. Oggi questo palazzo non è più una residenza privata, ma è utilizzato per scopi pubblici e culturali.

- I portici: questi portici risalgono al periodo medievale e nascono per ingrandire e dare spazio agli abitanti, ampliando gli appartamenti dei piani superiori. Questo processo avvenne nel XII secolo. Questi portici sono stati costruiti inserendo prima dei pali nel muro e poi i pilastri a stampelle. I portici di Bologna rappresentano un patrimonio unico. Con una lunghezza complessiva di quasi 40 chilometri solo all’interno del centro storico, sono stati infatti dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2021. I portici di Bologna non solo servivano per dare spazio nelle abitazioni, ma nel tempo acquisirono una funzione importante portando riparo dalle intemperie e dal sole permettendo così ai cittadini e commercianti di svolgere le loro attività quotidiane all’aperto e in ogni stagione. I portici più noti di Bologna sono: il portico di San Luca, i portici di Strada Maggiore, i portici di via Zamboni e i portici di piazza Santo Stefano.

- Palazzo Bocchi: è un palazzo rinascimentale ed è uno degli edifici storici e significativi di Bologna. Questo palazzo è situato in via Goito ed è stato costruito alla fine del XVI secolo rimanendo strettamente legato alla figura di Achille Bocchi noto anche per essere il fondatore dell’Accademia Bocchiana. La costruzione del palazzo Bocchi avviene nel 1546 ed è stata progettata dall’architetto bolognese Giovanni Francesco da Sangallo. All’esterno del palazzo possiamo notare scritte sia in latino che in ebraico e tratte dalle Sacre Scritture.

- Casa Torre Guidozagni: attualmente è chiusa, ma è una delle numerose torri medievali di Bologna. È una delle 150 torri bolognesi, anche se attualmente ne sono rimaste in piedi 23. Queste torri sono state costruite tra il XII e il XIII secolo. La Torre Guidozagni si trova in via Albiroli ed è una delle torri meglio conservate della città. Questa torre faceva parte delle residenze fortificate tipiche delle famiglie nobiliari bolognesi per dimostrare il loro potere e la loro ricchezza, ma anche per difendersi dalle lotte politiche o tra famiglie rivali.

- Torre Prendiparte: anche conosciuta come Torre Coronata, è una delle torri più imponenti di Bologna. Infatti, è la seconda torre per altezza della città con un’altezza totale di 60 metri, preceduta solo dalla Torre degli Asinelli. La Torre Prendiparte si trova nel cuore del centro storico di Bologna, in via Sant’Alò, e prende il nome dalla potente famiglia che la fece costruire nel XII secolo. La torre ha una pianta quadrata e una struttura massiccia, che si assottiglia leggermente man mano che si sale verso l’alto. Oggi la torre è stata restaurata e trasformata in dimora storica che può essere affittata per eventi esclusivi, offrendo una vista panoramica mozzafiato su Bologna e sulle colline circostanti.

- Via Rizzoli è una delle strade principali del centro storico di Bologna ed è molto importante per la sua posizione strategica. Nelle vicinanze si trova Via Indipendenza che collega la Stazione Centrale a Piazza Maggiore. Oggi questa via è la via più frequentata di Bologna. Uno degli aspetti più affascinanti della strada è la presenza dei portici che coprono entrambi i lati della via. È un punto di riferimento per lo shopping. Dal punto di vista turistico, è un passaggio obbligato perché collega i due principali punti di interesse della città: Piazza Maggiore e le Due Torri.

- Piazza Maggiore: è la piazza principale di Bologna ed è circondata da alcuni edifici significativi e storici di Bologna. La piazza ha origini medievali e nell’antichità veniva utilizzata come mercato, ma nei secoli ha subito diversi restauri e ampliamenti ed è per questo che ha visto diversi stili architettonici: romanico, gotico, rinascimentale e barocco. Nella Piazza Maggiore di Bologna puoi ammirare: il Palazzo Re Renzo, la Fontana di Nettuno, la Basilica di San Petronio, il Palazzo dei Notai, il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Banchi.

- Sala Borsa: attualmente e dal 2001 è una biblioteca pubblica, ma al piano inferiore ci sono gli scavi romani. Questo stabile, seppur per poco tempo, è stato utilizzato come Borsa Valori. È situato nel centro storico della città, proprio accanto a Piazza Maggiore. La Sala Borsa fu inaugurata nel 1911 come sede della Borsa Merci e ospitava mercanti e commercianti che si riunivano per discutere di affari. Oggi è gestita dal Comune di Bologna ed è aperta con ingresso libero. Questo stabile è un esempio di stile liberty e uno degli aspetti più affascinanti di questo edificio, oltre alle ampie vetrate e il pavimento in vetro da dove si possono ammirare gli scavi archeologici che si trovano sotto.

- Scavi archeologici: per visitare questi scavi bisogna entrare nella Sala Borsa e scendere al piano inferiore. Questi scavi mostrano i resti di edifici romani e medievali e sono stati scoperti nel 1990 durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio. All’interno degli scavi archeologici troviamo le strutture romane, ovvero dei resti degli edifici risalenti all’epoca romana, una strada romana, delle cisterne e fognature e infine dei reperti archeologici.

- Il Ghetto: è una zona di vie strette con botteghe che nell’ultimo periodo ha preso più valore perché è diventata anche una zona universitaria. Il Ghetto di Bologna fu istituito nel 1556 da Papa Paolo IV che imponeva agli ebrei di vivere in un’area specifica della città. All’interno del Ghetto gli ebrei erano costretti a indossare segni distintivi e le porte del ghetto venivano chiuse durante la notte impedendo così l’accesso a persone esterne. Il Ghetto di Bologna ha un mix di architettura medievale e rinascimentale e uno dei luoghi più significativi è la Sinagoga costruita nel 1880. Il Ghetto a Bologna rimase attivo fino al 1861 e da quel momento in poi gli ebrei iniziarono a integrarsi nella società bolognese. Oggi il Ghetto è una zona vivace e interessante da visitare.

Dopo questo itinerario e prima di proseguire con altre attrazioni di Bologna da visitare, ti consiglio di fare una tappa presso InCantina dove verrai accolto con grande entusiasmo e modi gentili dal proprietario Davide Arcangeli. InCantina si trova vicino al Museo Ebraico ed è un ottimo luogo per una pausa in un contesto d’altri tempi. InCantina è aperto tutti i giorni, dal lunedì al giovedì dalle 17:30 alle 23:00, mentre dal venerdì alla domenica anche a pranzo. Ti consiglio di visitare la pagina Facebook di InCantina per conoscere i loro servizi e le prelibatezze. Io posso dire che è un ambiente unico nel suo genere, con mobili ricavati da alcuni cassoni dove all’interno hanno esposto delle bottiglie di vino. L’atmosfera in questo locale è speciale e ci si sente in un ambiente familiare e genuino, anche le scelte musicali prettamente italiane sono di gran gusto. Al suo interno si trova anche un giradischi funzionante e a disposizione della clientela. Posso dire che curano molto i dettagli sia dell’arredamento, sia della scelta dei prodotti che sono tutti locali. Nel menù trovi tre primi, tre secondi e tre tipi di taglieri e già queste proposte fanno capire che i piatti vengono preparati al momento. Hanno anche la carta dei liquori e degli amari. InCantina sono anche i proprietari del marchio La Piadina dell’Osteria e il signor Davide Arcangeli ci ha svelato una cosa che io non sapevo o comunque non ci avevo fatto caso, ovvero: che la piadina più si avvicina alle zone di mare e più diventa sottile; infatti quella assaggiata nella degustazione InCantina era spessa.

La chicca di questo locale è la taverna ad uso esclusivo per eventi privati che si presenta come un ambiente riservato con luci soffuse ed è accessibile solo a una prenotazione alla volta per renderlo appunto un evento esclusivo. La zona è insonorizzata e i clienti possono anche mettere le casse con un po’ di musica perché tanto non disturbano gli altri clienti che si trovano nella sala di sopra.
Ma arriviamo al dunque: come si mangia a InCantina? Beh, che dire noi abbiamo fatto la degustazione di formaggi locali, piadina e giro di vino bianco e ammetto che era tutto davvero molto buono, fresco e gustoso. Nel tagliere avevamo una selezione di formaggi: Parmigiano 24 mesi, caciotta, squacquerone e pecorino, il tutto accompagnato da miele e marmellata di fichi.

Per quanto riguarda i vini, se ne assaggi uno e ti piace, puoi anche acquistarlo in loco e portarlo a casa per gustarlo in una cena in famiglia o tra amici.
Terminata la degustazione di formaggi, abbiamo ripreso il nostro giretto per le vie di Bologna. Ecco alcune informazioni su cosa abbiamo visitato.
- Via del Jazz: è una via nel cuore del quadrilatero che rappresenta un omaggio alla tradizione jazzistica di Bologna. Qui siamo passati davanti alla pizzeria Altero e la guida ci ha comunicato che questo nome è stato citato da Lucio Dalla in una delle sue canzoni.

Dopo aver attraversato questa via, ci siamo diretti verso il Laboratorio Simoni, dove abbiamo fatto una nuova degustazione, questa volta a base di salumi, infatti questo locale è un laboratorio di salumi. Qui l’ambiente è diverso rispetto al precedente, ma comunque sempre di grande qualità culinaria. Il laboratorio Simoni presenta dei posti a sedere sia all’interno che all’esterno, noi ci siamo accomodati all’interno, dove abbiamo assaggiato davvero di tutto. Nel tagliere erano presenti il salame, tra cui quello rosa, il prosciutto, la mortadella di loro produzione, una selezione di formaggi, la crema di parmigiano, lo squacquerone, la coppa di testa e il formaggio di Bologna.

Ti consiglio di visitare il sito web del Laboratorio Simoni dove verrai catapultato in un mondo di gustosi prodotti che potrai acquistare nel loro shop online.
Terminata la seconda degustazione, ci siamo concessi una passeggiata serale per il centro di Bologna, ammirando così la bellezza della città illuminata dai lampioni. Dopodiché, abbiamo raggiunto l’autobus che ci ha accompagnati presso il Relais Bellaria.
Itinerario Bologna giorno 2 – Visita a Dozza
Il giorno seguente ci siamo svegliati e abbiamo fatto una ricca colazione al Relais Bellaria. La scelta era davvero ampia tra colazione salata e colazione dolce; insomma, avevamo un bancone abbastanza ampio e lungo ricco di prelibatezze.
Siamo partiti alle ore 9:30 in una giornata di pioggia per raggiungere in autobus Dozza che fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Per raggiungere Dozza partendo dal Relais Bellaria abbiamo impiegato circa una mezz’ora.

Arrivati a Dozza siamo stati accolti da Davide Arcangeli che ci ha fatto da guida nel borgo. La prima cosa che abbiamo fatto è stato il giro del borgo che si presenta ben curato, pulito e colorato grazie ai murales sulle pareti delle case che donano colore e allegria. È un vero e proprio percorso pittorico molto interessante e che migliora l’umore del visitatore. Questi murales vengono realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo e poi, dopo un concorso, una giuria decide chi deve dipingere sulle pareti.
Durante la nostra passeggiata abbiamo conosciuto anche il sindaco di Dozza, un uomo giovane ma molto dinamico e colloquiale e che ci ha fatto notare il glicine monumentale, che intrecciandosi arriva al piano superiore del municipio.

Proprio di fronte al municipio si trova la chiesa di Santa Maria Assunta in Piscina con accanto un’arcata di colore bianco. Proseguendo la nostra passeggiata ci siamo fermati per una pausa caffè presso il Caffè dell’Osteria dove ci ha accolto Andrea. Il bar si presenta piccolino, ma caloroso in un ambiente vintage. Infatti parlando con il proprietario la loro volontà è appunto quella di creare un ambiente intimo e con tavolini piccoli e alcune mensole con sgabelli. Il bar si presenta ben curato e con arredamento particolare e ricercato, infatti Andrea ci ha svelato che va alla ricerca di questo arredamento vintage e fuori dagli schemi cercandolo nei mercatini dell’usato per trovare appunto pezzi unici e difficilmente reperibili. Il loro bar può definirsi unico nel suo genere.

Terminata la pausa caffè e la chiacchierata con il titolare del bar, ci siamo avviati verso La Rocca, dove abbiamo visitato l’enoteca ricca di vini pregiati. Sempre a La Rocca abbiamo visto il suo cortile completamente restaurato e la vecchia cucina. Poi abbiamo ammirato le varie sale che si suddividono in sala grande, sala d’armi, appartamento nobile e il luogo di preghiera. Successivamente, tramite il passaggio segreto, abbiamo raggiunto il drago d’acqua, la galleria d’arte, la sala affreschi e la cupola della sala principale, da dove si vede il borgo di Dozza. Continuando a salire, abbiamo visto la torre minore e la torre maggiore.

Per quanto riguarda la nostra visita a Dozza, ho deciso di dedicarle un articolo a parte ( leggi qui) perché lo merita, quindi rimani connesso magari seguendo Sposini in Viaggio su Facebook o Instagram così non ti perdi il nuovo articolo dedicato a Dozza.
Comunque proseguo “velocemente” raccontandoti la continuazione del nostro itinerario che potrai replicare.
Terminata la visita a La Rocca siamo andati alla Bottega dell’Osteria per una degustazione pre-pranzo e qui siamo stati accolti da Matteo e Andrea che hanno raccontato la loro realtà e i loro obiettivi. In questa bottega potrai trovare in vendita tutti i prodotti dell’Osteria di Dozza che si trova proprio di fronte alla Bottega dell’Osteria. Infatti dopo l’aperitivo ci siamo diretti in osteria dove abbiamo mangiato in un ambiente caloroso lo gnocco fritto con la giardiniera, figgione e scalogno e i tortellini con crema di parmigiano. Per il secondo eravamo talmente pieni che abbiamo rinunciato, per quanto riguarda il dolce le mie colleghe (non so come abbiano fatto) lo hanno mangiato ma mio marito ed io eravamo talmente pieni che abbiamo detto stop! Noi passiamo!

Visita a TortelliniBo
Dopo il nostro giretto a Dozza abbiamo raggiunto TortelliniBo, un laboratorio che fa parte del Relais Bellaria e dove realizzano tortellini sia a mano che con la macchina. Dopo esserci preparati per l’accesso alla sala cucina abbiamo visto come si preparano i tortellini direttamente dalla Regina del Tortellino, ovvero Lucia Antonelli.

Lucia ha impastato, tirato, tagliato, riempito e chiuso i tortellini sotto i nostri occhi e io sono rimasta affascinata sia dal procedimento che dalla velocità e dalla manualità che questa dolce donna aveva.
La signora Antonelli ci ha anche spiegato che per fare i tortellini c’è bisogno di una farina particolare e lei per le misure si regola mettendo 1 kg di farina e 550 g di uova.
Ti allego qui sotto un breve video di come vengono preparati i tortellini a mano.
Per quanto riguarda il ripieno invece lei utilizza il lombo di maiale, la mortadella, il parmigiano, il sale, il pepe e la noce moscata.
Dopo aver visto come si preparano i tortellini a mano e aver provato a chiuderli (io sinceramente sono stata un po’ negata su questo, ma le mie colleghe travel blogger sono state super), abbiamo visto come si preparano i tortellini in maniera autonoma con dei macchinari per quantità industriali. Infatti mentre a mano ci vuole più tempo, con i macchinari si realizzano 25 kg all’ora. Comunque abbiamo assaggiato i tortellini crudi e appena fatti ed erano semplicemente SPA ZIA LI !
Terminata la visita a TortelliniBo abbiamo raggiunto il Relais Bellaria per gustarli direttamente nella nostra cena gourmet presso il ristorante Corbezzoli e preparati direttamente dallo chef Tarantino.

La cena gourmet è stata delicata ed eccezionale. Abbiamo iniziato nell’attesa mangiando del pane bagnato in un olio strepitoso. Successivamente, abbiamo ricevuto un entrée di benvenuto e poi siamo passati all’uovo poché con sauté di funghi porcini, spuma di cipolla di Medicina e pane croccante. Io che non mangio la cipolla ho chiesto la variante e sono stata subito accontentata con asparagi e pomodori secchi. A seguire, gli strepitosi tortellini provenienti da TortelliniBo con tonno 2015. Non riesco a descrivere questo piatto, ma posso solo consigliarvi di assaggiarlo perché erano dei tortellini con l’aggiunta di un brodo di tonno ed erano davvero molto, ma molto buoni. Come secondo, invece, abbiamo assaggiato un trancio di ricciola, mandorle, ricci di mare e bietolina croccante. Per terminare, un babà napoletano e devo ammettere, io che non vado matta per il babà, questo l’ho mangiato tutto e con piacere.
Il resoconto del nostro menù della cena gourmet in una sola foto.

Informazioni utili sul tuo itinerario a Bologna
Penso sia utile darti qualche informazione per poterti muovere meglio e su come puoi visitare in modo diverso Bologna.
Partirò dicendoti di rivolgerti all’info point in centro a Bologna per informazioni turistiche, si chiama Bologna Welcome e trovi il punto informativo in Piazza Maggiore. Visita il sito web di Bologna Welcome per avere più informazioni.
Se hai più tempo da trascorrere a Bologna puoi visitare anche delle chiese come la Basilica di San Francesco e Tombe dei Glossatori, la Basilica di San Giacomo Maggiore, la Basilica e il Santuario di San Luca, la Basilica di San Petronio, la Basilica di Santa Maria dei Servi o la Cattedrale Metropolitana di San Pietro. Come architetture ti suggerisco la Fontana del Nettuno, Palazzo dei Banchi, Palazzo dei Notai, Palazzo del Podestà e Palazzo Re Enzo. Come musei e centri espositivi ti elenco Collezioni Comunali d’Arte, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Museo della Resistenza, Museo Ducati, Museo Ebraico e il Museo Storico della Tappezzeria. Queste sono solo alcune delle attrazioni che puoi visitare se ti fermi più giorni a Bologna.
Tra le altre cose, ti consiglio di fare l’esperienza di visitare Bologna in bicicletta, magari noleggiandone una in uno dei punti noleggio come, ad esempio, EXtraBo in Piazza Nettuno. Ci sono diversi percorsi ciclabili adatti a tutti e anche alle famiglie. È preferibile fare questi percorsi da aprile a ottobre perché negli altri mesi c’è più possibilità di trovare la nebbia.
Per gli amanti del trekking ci sono dei cammini come la Via Dei, il Cammino di Sant’Antonio, la Piccola Cassia, la Via della Lana e della Seta, l’Alta via dei Parchi e la Via Mater Dei.
La mia esperienza a Bologna
È stata un’esperienza affascinante e interessante, una di quelle che sicuramente porterò nel cuore. L’organizzazione Iniziative Turistiche è stata eccellente. Si sono occupati loro di tutto, dal trasporto da Torino al Relais, ma anche ai vari trasferimenti per Bologna e Dozza. Siamo stati seguiti da Barbara già da mesi prima di partire per Bologna, la quale ci ha dato tutte le indicazioni fino a richiedere anche se avevamo intolleranze o allergie. Insomma, hanno definito tutto nei minimi dettagli.
E’ stata un’esperienza piacevole aver conosciuto altre travel blogger con le quali abbiamo chiacchierato, ci siamo confrontati e scambiate idee e opinioni. Oltre ciò abbiamo vissuto insieme l’esperienza bolognese ed è anche per questo che avrò un piacevole ricordo della mia visita a Bologna.

Dire qual è la cosa che mi è piaciuto di più di Bologna mi mette in difficoltà perché effettivamente mi è piaciuto davvero tutto, dal Canale di Reno alla Casa Torre Guidozagni, ma anche dai portici al Ghetto. La chicca è la Finestrella di Via Pella e la Sala Borsa.
Per quanto riguarda la mia esperienza culinaria, beh tutto buonissimo ma le tagliatelle al ragù e i tortellini sono davvero il punto forte di Bologna.
Non ho trovato niente di negativo, ho solo incontrato persone gentili, disponibili e sempre col sorriso sul volto.
Ah, già… quasi dimenticavo di dirti cosa penso di Dozza. Insomma me ne sono innamorata e credo che inserirlo tra i Borghi più belli d’Italia sia stata la scelta giusta perché è una piccola chicca tutta colorata e che fa innamorare.
Voglio ringraziare ancora Iniziative Turistiche per avermi invitato all’evento BlogInBo e avermi permesso di vivere fino in fondo questa meravigliosa esperienza.
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